Indice dei contenuti
- 1 Vuoi ristrutturare casa? Se non hai i soldi chiedi un prestito!
- 2 Non per tutti
- 3 Non demordete!
- 4 Che fare?
- 5 Prestiti ristrutturazione, quali chance hanno i cattivi pagatori?
- 6 Chi li finanzia
Quando si decide di mettere mano alla ristrutturazione di casa propria si deve sapere già dapprima che non sarà un’inezia, nel senso di un lavoretto qualsiasi, ma un iter operativo complesso e oneroso, qualsiasi intervento si debba fare.
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Vuoi ristrutturare casa? Se non hai i soldi chiedi un prestito!
Chi non può attingere alla liquidità occorrente dalle proprie tasche troverà delle ottime chance per dare corpo al progetto di ‘restyling’ dell’abitazione principale o casa vacanze nel mondo dei prestiti.
Con un prestito per ristrutturazione si può ottenere una somma liquida in un’unica soluzione, previa presentazione delle linee progettuali e della destinazione del finanziamento, oppure si può beneficiare di più tranche in corso d’opera, via via che i lavori si concretizzano, fino alla fine degli interventi di rinnovo, efficientamento e recupero conservativo dell’unità abitativa.
Non per tutti
Di solito, questi prestiti sono alla portata di lavoratori dipendenti con busta paga, autonomi con fatturato dimostrabile, liberi professionisti con partita Iva e pensionati che percepiscono l’assegno previdenziale.
Almeno così parrebbe, a giudicare dall’atteggiamento ostruzionistico adottato dalle banche e dalle finanziarie interpellate da soggetti ‘difficili’ con protesti o casi di insolvenza alle spalle che, il più delle volte, si vedono rifiutare il credito e sbattere la porta in faccia, letteralmente o virtualmente.
Non demordete!
Anche se siete segnalati al Crif come protestati o cattivi pagatori, non è detta l’ultima.
Partire svantaggiati non significa dover perdere la partita.
Regola numero uno, non darsi mai per vinti, perlomeno non prima di averci provato.
Magari il prestito che cercate per ridare smalto alla vostra casa è dietro l’angolo o a portata di clic.
Vi diamo qualche indizio, per introdurvi a questa materia creditizia, se vogliamo, di nicchia.
Mai sentito parlare di prestiti per protestati e insolventi?
Non è una fandonia, ma una concreta opportunità per chi ha o ha avuto problemi di debiti insoluti in un passato più o meno remoto.
Se siete a digiuno dell’argomento forse è arrivato il momento di un ‘assaggino’.
Che fare?
Per partire con il piede giusto un pizzico di sano ottimismo non guasta, soprattutto se siete in condizioni iniziali di svantaggio rispetto agli altri clienti intenzionati a richiedere un prestito per ristrutturazione e dovete affrontare più ostacoli del normale nella corsa per l’accesso al credito.
Partiamo dal presupposto che anche un cattivo pagatore può ottenere un prestito per ristrutturazione (e questo ormai dovrebbe esservi chiaro) ma quello che ancora non si è ben capito è come deve muoversi, a chi può rivolgersi e come riuscire nell’impresa?
Mettiamo caso che abbiate avuto in passato dei problemi con i fornitori se siete a capo di aziende, negozi o ditte individuali o come persona fisica vi siate trovati nei guai con dei creditori o anche per il semplice pagamento di una bolletta troppo salata.
Ci sta che non l’abbiate passata liscia e, ben che vi vada, vi sarà rimasta qualche ‘cicatrice’ che vi etichetta all’occhio del fisco come cattivo pagatore.
Come per tutte le fasce e categorie socio-economiche esistono dei prestiti per ristrutturazione dedicati proprio ai cattivi pagatori.
Non tutti, però, li erogano perché continua ad essere molto alta la soglia di dubbio e sfiducia nutriti dagli istituti di credito nei confronti di questi soggetti a rischio.
Beh, intanto dovrebbe pensare e riflettere sul fatto che per cascarci dentro non serve avere una fedina creditizia da pregiudicati, né tantomeno essere dei ‘killer’ fiscali di stampo seriale, ma a volte basta ritardare un pagamento o dimenticarsi la scadenza di una rata o di una cambiale (o, per meglio dire, trovarsi nelle condizioni di non poterla onorare) per essere segnalati come cattivi pagatori.
Prestiti ristrutturazione, quali chance hanno i cattivi pagatori?
Detto ciò, andiamo a scovare i prestiti per ristrutturazione alla portata dei cattivi pagatori per capire meglio quali possono davvero ottenere e con che tipo di requisiti e garanzie da dare in pasto al ‘famelico’ finanziatore di turno.
Le alternative sono tre e si possono riassumere in cessione del quinto, prestito cambializzato e social lending.
Abbiamo omesso un’eventuale quarta soluzione, consistente nel prestito per delega perché di fatto è un’opzione meno conosciuta e diffusa.
Chi non ha l’asso nella manica per poter ottenere con facilità il tradizionale prestito per ristrutturazione, in certi casi più conveniente del mutuo, soprattutto perché più corto e gravato da meno spese e interessi, può trovare nelle cambiali la risposta che cerca per realizzare il progetto di una casa rinnovata dalle fondamenta.
In alternativa, può provare con la cessione del quinto, che è un’opzione adottata volentieri dagli istituti di credito che non vogliono rischiare con tipi potenzialmente insolventi e si affidano a soluzioni più sicure come la trattenuta diretta su salario o pensione.
Infine, se proprio non c’è verso di espugnare le fonti del credito classico, si può sempre tentare con il social lending, una realtà in espansione sul web, gestita da piattaforme di prestatori privati che valutano e decidono chi finanziare, a prescindere dal suo background creditizio.
Chi li finanzia
Se avete fama di cattivi pagatori e volete, comunque, ottenere un prestito per ristrutturazione dovete, innanzitutto, godere di garanzie in tutti i casi, anche nei finanziamenti cambializzati, quali lavoro a lungo termine, pensione e una rinnovata credibilità personale.
Senza queste caratteristiche, potreste sperare solo nell’intervento di un buon garante.
Ma se volete, a tutti i costi, provarci da soli vi consigliamo di comparare le offerte delle migliori compagnie finanziarie che propongono questo genere di prodotti per cattivi pagatori.
A finanziarli ci sono compagnie più o meno accreditate, fra cui le finanziarie storiche (Compass, Agos Ducato, Findomestic…) o realtà più giovani come 4Credit, una compagnia operante prevalentemente online.
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